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Biblioteca San Francesco a Folloni in Montella

PATRIMONIO:
Consistenza complessiva della collezione 22000

Tipologia funzionale: Generale.

Settori di specializzazione: Teologia cristiana; Storia, geografia, persone del cristianesimo. Storia della chiesa; Storia della Chiesa; Teologia, filosofia, storia, scienze umane.

Fondi antichi: Fondo Antico Biblioteca san Francesco; Fondo Fallanca.

Fondi speciali: Fondo Vultaggio – Palmieri; Fondo Ugo Murano.

Sezioni speciali: Videoteca; Musica.

PRESENTAZIONE

Documenti relativi all’esistenza di una biblioteca presso il convento di San Francesco a Folloni non si conoscono per i primi secoli dalla sua fondazione, fatta risalire al XIII secolo. Le dispersioni archivistiche seguite alle due soppressioni subite dal Convento nel decennio francese e, soprattutto, dopo l’unità d’Italia, hanno provocato un grosso vuoto sulle attività culturali di san Francesco a Folloni nei secoli XV e XVII. La promulgazione nell’Ordine minoritico di Costituzioni e Statuti, già a partire da San Bonaventura, ministro generale dal 1257, hanno dato molta importanza ai centri di studio e alla regolamentazione di essi; nello specifico del Convento di Folloni non sappiamo se e come queste norme siano state applicate. Al 1491 risale la presenza di una scuola teologica e la presenza di manoscritti e libri. Relativamente ai primi del ‘500 il Convento fu direttamente coinvolto nella presenza a Montella degli accademici pontaniani, come riportato dalla testimonianza diretta di Jacopo Sannazzaro e riferito da Scandone. Un grande impulso agli studi filosofici e teologici nell’Ordine fu la “Reformatio Studiorum” emanata a Colonia nel 1619 e le “Costituzioni Urbane”, promulgate nel 1628. Qualche anno dopo la promulgazione delle Costituzioni Urbane il Convento di San Francesco a Montella ospitò il ginnasio di III classe, dove per un triennio, sotto la direzione di un Reggente, si studiava tutta la Logica d’Aristotele e gli Universali di Scoto. Questa notizia fa presumere che nel convento vi fosse una consistente circolazione di libri e testi, indispensabile per agevolare lo studio ai numerosi studenti. È da ritenere che vi fosse adibito un luogo. Il Fondo Antico della Biblioteca san Francesco conserva importanti stampati ed antichi manoscritti e miniature. Cinquecentine provenienti da varie città italiane ed europee. Edizioni rare di opere concernenti la storia e i costumi locali. Una rara e preziosa raccolta di messali e libri liturgici tra cui cinque grandi antifonari per il coro. Collane intere di storia europea e di geografia stampate in Napoli nella seconda metà del ‘700. Il Fondo Fallanca è costituito da una preziosa parte di materiale raro e di pregio di ca. 300 volumi tra il XVI e XIX secolo, indirizzo umanistico e scientifico, essendo il Fondo di proprietà di una famiglia di medici (da almeno tre generazioni).